Coming soon…
dal 28 al 30 Luglio 2018
– Lungolago Regina Adelaide, presso i Giardini di Palazzo dei Congressi
– dalle 11.00 alle 23.00 – gastronomia a base di pesce di lago, a cura della “Scuola del Remo – Voga alla Veneta Garda”, “Corporazione degli Antichi Originari” e “Pro Loco di Garda”
La tradizionale distribuzione di sardelle alla secca del Vo non verrà effettuata;
UN PO DI STORIA:
La Sardellata al Pal del Vò è da anni uno degli eventi di maggior fascino dell’estate gardesana. Si tratta della rilettura, in forma moderna, della vecchia usanza di consumare il pesce (per lo più sarde di lago) al largo nella notte del plenilunio di luglio, nei pressi del promontorio sommerso del Vò, zona particolarmente pescosa e punto più elevato di una dorsale subacquea tra Garda e Sirmione. In questa notte, infatti, fra San Vigilio e Manerba, nella secca del Pal del Vo’, delineata anticamente da un palo di legno (il pal del Vò, appunto), avviene la cosiddetta frega delle aole, ovvero la riproduzione delle alborelle, il piccolo e gustoso pesce azzurro del lago, considerato un tempo il “pesce provvidenza”, perché capace di garantire la sussistenza di ampia parte delle famiglie di Garda. Durante questa operazione di pesca era costume regalare il pescato in eccedenza ai parenti, intervenuti a dare una mano, il quale spesso veniva consumato sul momento, cotto su braci improvvisate nelle barche. Si ricorda, inoltre, che su questo pescoso promontorio subacqueo vantano tuttora secolari diritti di pesca le Corporazioni degli antichi Originari di Garda e di Torri, anche se oggi, naturalmente, non è più la pesca a dover assicurare di che vivere alle famiglie della riviera. A promuovere e animare le prime sardellate, negli anni Venti, furono personaggi del calibro di Berto Barbarani e Angelo Dall’Oca Bianca, esponenti di spicco della Verona culturale dell’epoca; il Vò veniva raggiunto a bordo della Marola, vecchio barcone da trasporto, e lì si friggevano le sardelle, poi servite con buon vino locale. Ad oggi si tratta di un momento conviviale suggestivo, in cui Garda offre ai turisti il fascino di questa sorta di magico rito notturno, anche se la tradizionale distribuzione delle sardelle alla Secca del Vò non viene più effettuata ma, animati dalla musica vivace di band locali, sul Lungolago si possono gustare i migliori piatti della tradizione gardesana, primi fra tutti pesce fritto, spaghetti con le sarde e riso al lavarello.
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