Luogo ideale in cui avvicinarsi alla memoria e alle radici del territorio, il MUSEO DEL LAGO si articola in quattro sezioni, suddivise in tre zone espositive:
- AGRICOLTURA (piano rialzato)
- ARTIGIANATO E VITA DOMESTICA (piano rialzato)
- MONDO DELLA PESCA (piano superiore).
AL PIANO RIALZATO, troviamo attrezzi, strumenti di lavoro ed oggetti della quotidianità delle “genti del lago”, risalenti ad un mondo di quasi un secolo fa (una morsa e un trinciaforaggi in legno, una pila in pietra per triturare il ghiaccio ed una cariola per le attività estrattive delle cave sopra San Vigilio, un seggiolone da camino ed alcuni lavatoi mobili, le cosidette “barelle”, solo alcuni tra gli oggetti in esposizione).
AL PIANO SUPERIORE, invece, l’attenzione si sposta sul mondo della pesca, da sempre simbolo e orgoglio di Garda: un gondolino perfettamente ristrutturato, vari tipi di rete, supporti per tirlindana, fiocine e arpioni, un forô per tinche e anguille, oltre attrezzi e supporti di vario genere per le attività di pesca e conservazione del pescato (turbeti).
- Tra i vari oggetti esposti, spiccano la ricostruzione con alcuni pezzi originali del Pal del Vò, il palo posizionato anticamente dalla Corporazione degli Antichi originari di Garda tra Punta San Vigilio e Sirmione ed utilizzato come indicatore per la navigazione sul lago, nonché dai pescatori per calcolare le cordinate delle aree di pesca più lontane delle sponde; presente fino a circa 40 anni fa, poi abbattuto da un natante.
UN PO’ DI STORIA
La fondazione “ideologica” del Museo del lago risale al lontano 1966, quando un giovane e zelante insegnante, Luigi Bertamè, appassionato di cultura locale e interessato agli aspetti naturalistici ed antropici del lago, incomincia a raccogliere ed archiviare materiale e reperti inerenti le tradizioni, gli usi e i costumi di Garda e del territorio benacense.
Da semplice raccolta di oggetti, attrezzi ed utensili, ormai in disuso, testimonianze della vita passata di Garda, nel corso degli anni si è arricchito di altri reperti di particolare interesse storico-culturale, necessitando sempre più di nuovo spazio per il deposito: da un primo armadione della Scuola elementare Floreste Malfer passa così ad occupare un’intera aula della scuola, poi per parecchi anni giace nel seminterrato del Condominio Eurogarda (dove trovano allocazione numerose imbarcazioni lacustri anche di notevoli dimensioni ed alcuni carri agricoli), per poi approdare nel 2002 nell’ex-cinema parrocchiale di Via San Francesco d’Assisi, fino al nuovo e moderno allestimento avviato nel 2010 ed aperto al pubblico nel Palazzetto delle esposizioni nel cortile del Municipio.
Nel settembre del ’66 un articolo apparso sul Corriere del Garda e recante la firma del Bertamè anticipa l’allestimento di un “Museo del lago”, ma la raccolta si costituisce dapprima come attività scolastica, sotto la prima denominazione di “Mostra didattica permanente del folclore di Garda”, poi allargata a “ Mostra didattica permanente del folclore del lago” e poi a “Civica raccolta”, dando così riconoscimento al carattere popolare dell’iniziativa. Si passa, successivamente, al “Museo del lago di Garda” nel 1981, anno in cui una deliberazione del Consiglio Comunale sancisce e formalizza l’istituzione amministrativa del museo.
È solo a partire dal 2009, però, che si concretizza la possibilità di allestire un’esposizione fruibile al pubblico, grazie all’interessamento dell’allora sindaco Davide Bendinelli, di un cospicuo contributo della Fondazione Cariverona integrato dal Comune di Garda e da una convenzione firmata con l’associazione CTG di Verona per la responsabilità della gestione.
Il 7 maggio 2011 il “Museo del lago di Garda” viene ufficialmente inaugurato ed aperto al pubblico presso il Palazzetto delle Esposizioni adiacente il Municipio di Garda, curato dall’Associazione CTG/El Vissinel con sede a Pastrengo.
A partire dal 2013 il museo è aperto grazie alla preziosa collaborazione di alcuni volontari gardesani e residenti nei paesi limitrofi, persone che dedicano il loro tempo libero per consentire a turisti e studenti di poter visitare il museo in ogni week end dell’anno e soprattutto godere di visite guidate.
Dépliant Museo Territoriale del Lago di Garda
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